Direttiva Europea sui servizi di pagamento: aggiornamenti normativi in tempo reale
Come accade anche già per alcune aree normative e norme specifiche, anche quella relativa ai servizi di pagamento elettronici viene riassunta da un acronimo: PSD. Queste tre lettere identificano infatti la Payment Services Directive, ovvero la Direttiva 2007/64/CE, emanata dalla Commissione Europea nel 2007 e recepita nell’ordinamento nazionale italiano con il D. Lgs. n.11 del 27 gennaio 2010, entrato poi in vigore nel marzo dello stesso anno. Come riportato anche sul sito web dell’Associazione Bancaria Italiana, questo documento, per la prima volta, ha delineato un “quadro giuridico comunitario moderno e coerente per i servizi di pagamento elettronici”. Sempre l’ABI riassume chiaramente gli obiettivi della PSD:
- regolamentare l’accesso al mercato per favorire la concorrenza nella prestazione dei servizi;
- garantire maggiore tutela degli utenti e maggiore trasparenza;
- standardizzare i diritti e gli obblighi nella prestazione e nell’utilizzo dei servizi di pagamento per porre le basi giuridiche per la realizzazione dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA – Single Euro Payment Area);
- stimolare l’utilizzo di strumenti elettronici e innovativi di pagamento per ridurre il costo di strumenti inefficienti quali quelli cartacei e il contante.
Ovviamente il tema dei pagamenti elettronici e, in generale, della crescente digitalizzazione di tutte le sfere della società ha reso necessaria l’emanazione di un aggiornamento normativo in materia, ovvero la Direttiva (UE) 2015/2366, più comunemente nota come PSD2. La seconda direttiva sui servizi di pagamento è entrata in vigore nell’Unione Europea il 13 gennaio 2016, con termine di recepimento nei due anni successivi per gli stati membri. L’analisi normativa in materia di pagamenti elettronici è un’attività complessa, anche per le continue evoluzioni che la tecnologia continua a introdurre e per la necessità da parte di tutte le istituzioni finanziarie di allinearsi con quanto indicato dalle autorità per poter erogare i propri servizi. Ma anche la PSD2 può finalmente essere analizzata in maniera più rapida e accurata. Questa innovativa soluzione RegTech, infatti, utilizza l’Intelligenza Artificiale per aggiornamenti normativi automatici e in tempo reale su ogni area normativa in ambito finanziario, dunque anche sui servizi di pagamento elettronici.
Alla scoperta della PSD2: riferimenti normativi, obiettivi e autorità bancarie coinvolte
Dunque la Direttiva 2015/2366 dell’Unione Europea rientra tra gli interventi di modernizzazione del quadro legislativo del mercato europeo dei pagamenti al dettaglio, volti a sviluppare sistemi di pagamento elettronico sicuri, efficienti, competitivi e innovativi per consumatori, imprese ed esercenti. Come riportato dalla stessa Commissione Europea, “la PSD2 conferisce alla Commissione il potere di adottare atti delegati e di esecuzione per specificare in che modo le autorità competenti e i partecipanti al mercato devono rispettare gli obblighi previsti dalla Direttiva sui servizi di pagamento”. Questa normativa è entrata in vigore il 12 gennaio 2016 ed è in corso di applicazione nell’UE dal 13 gennaio 2018, ma l’Unione Europea ha successivamente emanato altri due documenti a integrazione della PSD2, ovvero il Regolamento di esecuzione (UE) 2019/410, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda i dettagli e la struttura delle informazioni in materia di servizi di pagamento, e il Regolamento delegato (UE) 2019/411, che integra la Direttiva (UE) 2015/2366 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che definiscono i requisiti tecnici relativi allo sviluppo, alla gestione e al mantenimento del registro elettronico centrale nel settore dei servizi di pagamento e all’accesso alle informazioni ivi contenute. In particolare, questi aggiornamenti normativi relativi ai servizi di pagamento hanno introdotto nuove procedure di sicurezza per l’accesso al conto online e i pagamenti elettronici da parte delle banche e da nuovi operatori di mercato, soprattutto rispetto ai settori dell’e-Commerce e dello shopping online. In Italia, la PSD2 è stata recepita con il D. Lgs. n.218 del 15 dicembre 2017, entrato poi in vigore il 13 gennaio 2018. La principale autorità bancaria coinvolta, oltre alla Commissione Europea, è l’European Banking Authority, che contribuisce al lavoro della CE offrendo indicazioni e standard tecnici, oltre a pubblicare le linee guida e le raccomandazioni da seguire nel campo dei pagamenti elettronici. Oltre alla Commissione Europea e all’EBA, all’interno dell’Unione Europea esistono anche gruppi di esperti e comitati a supporto delle autorità bancarie rispetto alla PSD2, come l’Expert Group on Banking, il Payments and Insurance (EGBPI), il Payment Systems Market Expert Group (PSMEG) e il Payments Committee (fonte: Commissione Europea).
Informazioni rapide e accurate per processi di compliance ottimizzati: ecco le funzionalità di Aptus.AI
Il tema dei servizi di pagamento elettronici è dunque al centro dei pensieri dei professionisti di compliance finanziaria da diverso tempo ormai. Nell’analisi della PSD2 e delle altre normative che regolano l’ambito dei pagamenti digitali, è essenziale la possibilità di ottenere informazioni rapide e accurate, così da poter prendere decisioni in sicurezza e in tempi ragionevoli. Attualmente questa possibilità non viene supportata da strumenti tecnologici all’altezza dei bisogni del settore, ma la piattaforma è pensata per rivoluzionare questa situazione. Grazie ai motori proprietari di Intelligenza Artificiale sviluppati da Aptus.AI, questa piattaforma RegTech crea una versione elettronica e machine readable dei regolamenti finanziari, permettendo così un’analisi automatizzata degli aggiornamenti normativi e offrendo agli operatori di compliance l’opportunità, senza precedenti, di dedicarsi soltanto alla parte strategica della loro professione. In primo luogo, il software permette di navigare interattivamente le norme finanziarie e confrontarne le diverse versioni, per identificare, ad esempio, le differenze tra la prima Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD) del 2007 e la seconda del 2015. Oltre a ciò, il software include anche un sistema di notifiche email personalizzabili, che tengono aggiornati gli utenti – automaticamente e in tempo reale – sulle aree normative di loro interesse.
L’estrazione degli obblighi normativi della PSD2 diventa automatica, con Aptus.AI
Ma la piattaforma non si ferma al cosiddetto alerting normativo sui servizi di pagamenti elettronici, dal momento che è in grado anche di predisporre l’analisi di impatto relativa alla PSD2. Una volta ricevuto l’alert via email che notifica un aggiornamento normativo, l’utente potrà sfruttare la piattaforma anche per estrarre automaticamente gli obblighi normativi collegati e incrociarli con i processi interni impattati. Grazie all’estrazione automatica degli obblighi, il software di Aptus.AI ha così automatizzato e ottimizzato tutti quei passaggi dei processi di compliance che non necessitano delle qualità tipicamente umane, che sono invece indispensabili per prendere le giuste decisioni ed elaborare strategie proattive. Così ai professionisti di compliance vengono garantiti il tempo e le informazioni accurate necessarie per queste attività.