Anche il nostro terzo Web Summit consecutivo come espositori è ormai alle spalle, dato che l’ultima si è appena conclusa l’edizione del più importante evento tecnologico d’Europa. Un’edizione che si è svolta tra luci e ombre, soprattutto a causa delle settimane di avvicinamento all’evento, con le dimissioni dell’ex CEO Paddy Cosgrave e la conseguente assenza delle maggiori aziende statunitensi e di molti degli ospiti attesi dagli USA. Una situazione che avrebbe potuto far crollare le presenze e diminuire il fascino del Web Summit 2023, ma che non è riuscita ad intaccare la vera essenza dell’evento: mettere in contatto tutte le anime della scena tecnologica europea e il variegato ecosistema delle startup. Ma non solo. Addirittura la partecipazione di investitori e media è cresciuta rispetto all’edizione 2022, sebbene alcuni aspetti abbiano certamente risentito della querelle pre-evento, soprattutto rispetto alla qualità dei panel. Anche se presenteremo meglio più avanti il bilancio della nostra esperienza al Web Summit 2023, possiamo già anticipare che, come Aptus.AI, siamo riusciti a far fruttare i quattro giorni di Lisbona incontrando molti potenziali investitori, partner, clienti e talenti, tutti interessati al nostro lavoro rivoluzionario nel campo dell’analisi normativa e della democratizzazione dell’accesso alla legge. Tornando invece al bilancio generale dell’evento, come ogni anno, ci piace far parlare innanzitutto i numeri dell’edizione 2023. Il Web Summit di Lisbona ha riunito tra il 13 e il 16 novembre esattamente 70.236 partecipanti, provenienti da più 153 nazioni, e 806 relatori. Ma c’erano anche 906 investitori e 2.608 startup, seguiti da ben 2.129 rappresentanti dei media. Come sempre, numeri impressionanti, che comunque non riescono a rendere l’idea di cosa sia il Web Summit in termini di possibilità di network. Per capirlo meglio, vi suggeriamo di guardare il video presente sull’home page del sito del Web Summit, dove si riassume l’edizione appena conclusa.
Come accennato qualche riga fa, oltre al bilancio generale dell’evento, vogliamo concentrarci su quello che ci portiamo a casa di quattro giorni di Lisbona. Una premessa doverosa rispetto a questo argomento è rappresentata dal fatto che, al Web Summit 2023, Aptus.AI è arrivata come startup in fase BETA, dunque con un’esperienza e una solidità maggiore rispetto agli anni passati. Esperienza e solidità confermate anche dalla recente notizia dell'accordo stretto con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che ci ha messi in una posizione di maggior interesse non solo da parte di investitori e potenziali clienti, ma anche dei media. Come abbiamo scritto anche prima di partire per Lisbona, la crescita di Aptus.AI nel 2023 ha reso il Web Summit una grande opportunità per far conoscere la nostra tecnologia proprietaria di AI e il nostro RegTech SaaS Daitomic a professionisti provenienti anche da altri settori oltre a quello della compliance finanziaria e assicurativa. Sì, perché il nostro innovativo formato machine readable dei testi legali è destinato a rivoluzionare la fruizione della legge non soltanto per le istituzioni finanziarie, ma in qualsiasi settore regolamentato. E, in generale, per chiunque abbia bisogno di consultare la legge in maniera interattiva ed efficiente. Le conversazioni allo stand di Aptus.AI sono partite dalla compliance finanziaria, ma hanno sconfinato nel FinTech e nel mondo delle criptovalute, così come in quello dei grandi studi legali, del Legal Tech e delle organizzazioni governative. Ma non solo. Specialisti appartenenti al settore HR & Recruiting, esperti di contrattualistica, professionisti di compliance provenienti da grandi aziende che operano nel campo dei trasporti e anche delle traduzioni. Tutti hanno riconosciuto il potenziale di una tecnologia di Intelligenza Artificiale capace di rivoluzionare il modo in cui esseri umani e macchine interagiscono con i documenti legali. E, dal canto nostro, non vediamo l’ora di far fruttare queste nuove opportunità di crescita e di business nelle settimane a venire. Oltre a questo aspetto, però, è impossibile non citare anche la quantità di interazioni e la condivisione di conoscenze con moltissime persone, provenienti da tutto il mondo e tutte presenti al Web Summit 2023 - vero tratto distintivo dell’evento.
Ma, oltre i risultati positivi, è giusto parlare anche di quello che poteva andare meglio al Web Summit 2023. Come anticipato poche righe fa, una delle note dolenti di questa edizione è stata, a nostro avviso, la qualità di alcuni panel rispetto alle scorse edizioni, soprattutto in merito ad argomenti di estrema importanza come la Generative AI - e, più in generale, dell’Intelligenza Artificiale. Questo tema, oltre ad essere molto attuale, è centrale per lo sviluppo della nostra tecnologia, come dimostra il fatto che lo seguiamo da diverso tempo ormai - di fatto, dai suoi albori. Così come il rapporto tra AI e legge, compreso il tema della regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale, uno dei più presenti all’interno del palinsesto del Web Summit 2023. Rispetto a questo argomento, uno degli interventi più interessanti è arrivato da Andrew McAfee (Principal Researcher del Massachusetts Institute of Technology), che ha sostenuto una tesi molto forte, ovvero quella secondo cui “l'innovazione è un'attività molto imprevedibile e decentralizzata [...] e dunque deve procedere senza bisogno di autorizzazioni (permissionless)”. Indipendentemente dalla bontà della tesi, la posizione di McAfee è risultata interessante e ben argomentata, diversamente da altri dibattiti sulla necessità di costruire un ecosistema di Intelligenza Artificiale responsabile e sul futuro dell’AI nel mondo della finanza. Si è trattato, infatti, di panel molto generici e che hanno offerto pochi spunti per chi, come noi di Aptus.AI, si pone ogni giorno il problema di come applicare concretamente il potenziale dell’Intelligenza Artificiale al business e di come farlo in maniera positiva per la società. Ci ha addirittura stupito che l’unico relatore a parlare della RAG (Retrieval Augmented Generation) - tema che presentiamo dettagliatamente un post dedicato - sia stato Emil Eifrem (Founder e CEO di Neo4j), nella sessione relativa a come risolvere il problema delle cosiddette allucinazioni della Generative AI. Insomma, se il Web Summit 2023 da una parte ha confermato la crescita di Aptus.AI e le potenzialità rivoluzionarie della nostra tecnologia proprietaria di AI, dall’altra ci ha lasciati leggermente delusi in merito alla qualità dei contenuti. Ma, caro Web Summit, c’è sempre tempo per rimediare nel 2024!
Infine, per concludere il nostro bilancio dell’edizione 2023 del Web Summit, ci fa piacere riportare l’interesse che, anche quest’anno, Aptus.AI ha suscitato nei media presenti all’evento. Diversi giornalisti, infatti, sono passati a trovarci al nostro stand per conoscerci meglio e scoprire di più su Daitomic. Per ripercorrere i tanti incontri con i rappresentanti dei media, ci fa piacere cominciare da Alberto Grisoni, Direttore del magazine AziendaBanca, con il quale abbiamo parlato approfonditamente della Generative AI e delle applicazioni concrete di questa tecnologia nel settore finanziario. Ma il nostro CEO Andrea Tesei è stato intervistato anche da Giulio Gaudiano, host di Strategia Digitale, uno dei podcast sul business più ascoltati in Italia, e ha avuto modo di confrontarsi anche con Alessandro Ravanetti, un altro giornalista specializzato su tematiche tecnologiche e molto interessato al nostro percorso nel campo dell’Intelligenza Artificiale applicata al business. Tutte conversazioni che avranno seguito nelle prossime settimane, come quella con Pepe Moder, giornalista di Radio24, tra i primi in assoluto a intervistare Andrea, agli inizi di Aptus.AI. Insomma, anche il Web Summit 2023 ci ha visti tornare a casa sicuri di aver rafforzato l’awareness rispetto ad Aptus.AI come brand, più consapevoli del valore della nostra tecnologia e pronti a far fruttare le tante nuove opportunità di business nate tra i padiglioni dell’Altice Arena & Fil di Lisbona.
